martedì 30 aprile 2013

Ah, meno male!


Certo coi tempi che corrono non si sputa su niente.
Ma a me sembra che ci si stia impegnando per lustrare i vetri delle finestre di una casa pericolante che rischia di crollare.

L'IMU, quella per la prima casa (che poi nel mio caso e' anche l'unica, e di chi ne ha piu' di una francamente mi importa poco), non so a voi, ma a me, l'anno scorso, mi e' costata poco piu' di 60 euro.
In un anno.
Io mi lamento per il mio stipendio, eh, ma ho tredici mensilita', e l'IMU mi e' costata 4 euro e 60 centesim per ogni stipendio. Davvero non mi pare una gran cosa.
Ne', tanto meno, mi pare un gran vantaggio ora che si pensa di abolirla (o di ridurla).

E l'IVA? Fortuna che non si aumenta di un punto l'IVA, dal 21 al 22%. Ci risparmiamo l'1% dei nostri acquisti. E' difficile valutare quanto risparmio, perche' i miei acquisti mensili sono variabili. Pero' e' come se il mio stipendio riducesse il potere di acquisto dell'1%. Se prendessi 1500 euro al mese, ad esempio, e' come se il mio stipendio si riducesse a 1485 euro. Sembra un prezzo civetta da supermercato, di quelli che uno dice "neanche 10 euro" e poi, aguzzando la vista, si rende conto che per arrivare a 10 euro manca solo un centesimo.
Per dire, supponiamo di dover acquistare un'utilitaria che costa 10000 euro. Ecco, aumentando dell'1% l'IVA, dovremmo spendere 100 euro in piu'. Io credo che me lo potrei permettere.
Verrebbe da dire che no, sto facendo un conto sbagliato, perche' la mia utilitaria aumenta il prezzo al concessionario dell'1%, ma anche le parti che sono servite a costruirla sono aumentate dell'1%, quindi in realta' il prezzo dell'auto aumenta molto di piu'. No, perche' l'IVA non e' una tassa cumulativa. La paga solo l'acquirente finale, gli altri scarti vengono recuperati nelle fasi intermedie.
E inoltre, il prezzo di un bene di consumo come l'automobile dipende molto di piu' dalle leggi del mercato che dai costi effettivi. Se la gente non potesse permettersi un'auto di 10100 euro, i concessionari, e di conseguenza i produttori di automobili sarebbero costretti, per una banale legge della domanda e dell'offerta, ad abbassare i prezzi.
Male che vada, comunque, l'aumento di un punto d'IVA corrisponde all'aumento dei prezzi al consumo di un punto. Un chilo di pane costa 3 euro? Be', dopo l'aumento costerebbe 3 centesimi in piu'. C'e' chi non si china nemmeno a raccoglierli quando gli cadono di tasca, 3 centesimi!

Meno male quindi che il governo Letta che ha deciso di sospendere l'IMU e a bloccare l'aumento dell'IVA. Peccato che pero' ora si deve fare una manovra di 7-8 miliardi per recuperarne le mancate entrate e finanziare (quella si' che e' una cosa seria!) le casse integrazioni, i contratti precari.

lunedì 22 aprile 2013

Strategie


Secondo me nell'elezione del Presidente della Repubblica ci possono essere due tipi di strategie:
1) votare il miglior candidato (naturalmente il giudizio per la scelta del migliore e' a totale discrezione di chi vota, che e' li' per questo)
2) votare un candidato che non sia necessariamente il migliore, ma che rappresenti la figura che piu' ha probabilita' di perseguire le funzioni istituzionali proprie del Presidente della Repubblica (naturalmente anche questo a totale discrezione di chi vota).
Poi ci sono molte altre strategie possibili, ma se il fine e' il bene dell'Italia nel rispetto della Costituzione e della Democrazia, mi pare che queste due siano le uniche ragionevoli.
Che un po' riassumono il senso della Politica. Cioe':
1) Rispettare certi Valori (etici) che sono propri dei Senatori e dei Deputati in Parlamento, e quindi espressione della Nazione
2) "Sporcarsi le mani", cioe' cercare una mediazione tra le diverse posizioni, espressioni differenti dei Valori della Nazione.

A seconda dei casi, a mio parere, e' da percorrere l'una o l'altra strada. Ad esempio, nel caso attuale, mi pare sia indispensabile trovare una alleanza, visto che la guida della Nazione, che e' lo scopo della Politica, ha bisogno di una maggioranza assoluta per governare, che nessuna delle coalizioni ha.

Tra parentesi, la divisione in tre del Parlamento non credo sia l'effetto di una legge elettorale sbagliata. Si', la legge e' sbagliata, ma il problema e' un altro.
Se l'elettorato e' equamente diviso in tre, credo sia giusto che il Parlamento sia diviso in tre, ma per ovviare all'inconveniente non si puo' certo limitare la liberta' di scelta dell'elettore ne' impedire che la volonta' dell'elettore venga rappresentata.
Se il detersivo Whitex lava bene i bianchi, il Blax i neri e il Colorex i colorati, visto che mediamente si devono lavare in egual misura capi bianchi, neri e colorati, i tre detersivi godranno tutti di un'ampia diffusione. Ma se il detersivo Colorex cambiasse formula e riuscisse a lavare i neri altrettanto bene del Blax, allora il Colorex avrebbe la partita vinta sbaragliando il Whitex, oltre che il Blax.
In altre parole, se un quarto dell'elettorato ha votato Beppe Grillo, il problema non e' da ricercare in Beppe Grillo, ma nel PD o nel PdL che non hanno saputo impersonare i valori degli elettori che sono confluiti nel M5S.
E questo ragionamento, secondo me, deve far pensare ancora di piu' per il fatto che, sostanzialmente, cio' che Beppe Grillo predica e' il rifiuto delle logiche di Partito che portano solo corruzione e malgoverno. Predica bene e razzola male? Credo di si', infatti io non ho votato M5S, ma cio' non toglie che quel che predica sia vero.
Chiusa parentesi.

Dicevo, prima della divagazione, che si puo' votare il candidato migliore oppure il candidato che impersonifica l'accordo migliore.

Si e' invece preferito non seguire ne' una ne' l'altra via, fino alla disfatta totale.
Marini, per quanto poco possa piacere, avrebbe significato l'alleanza col PdL, ma si e' giocata la sua carta solo per bruciarlo.
Rodota' avrebbe significato l'alleanza con il M5S. E invece no, dopo essersi sputtanato per quasi due mesi cercando di leccare il culo a Grillo, adesso che l'accordo e' li' bell'e pronto, il PD lo rifiuta, mostrando disprezzo anche alla buonissima scelta che Rodota' avrebbe impersonificato.
C'erano anche altri candidati di tutto rispetto. Bonino, ad esempio, era la scelta che preferivo, subito dopo Rodota'. Ma non avrebbe risolto il problema di essere gradita ad almeno due delle tre parti.
Quello che non capisco proprio e' Prodi. Prodi non avrebbe aperto ne' a PdL ne' a M5S. Eppure e' stato il cavallo su cui si e' corsa l'estrema gara del PD. E si e' perso. Per un centinaio di traditori, ma che diavolo si voleva ottenere? Niente governo con la destra, niente con il M5S, e quindi?!?
La scelta e' stata quella estrema: convincere Napolitano tirandolo per la giacchetta, dimostrando palesemente che la Politica non e' in grado di governare.

Ma la cosa palese e' che il PD non ha votato per il bene della Nazione, ma per salvare il culo a Berlusconi.

Davvero non so se riusciro' a votare PD, al prossimo giro.
Non so proprio se riusciro' a votare.

lunedì 8 aprile 2013

Perche' Ambrosoli ha perso alla Regione Lombardia


Maroni e' governatore della Regione, eletto il mese scorso. Perdente Ambrosoli del PD.
Ormai sembra essere passato un secolo, e non e' piu' cronaca, quindi non so se ha senso scriverne un post adesso.
Secondo me, pero', la vicenda riflette un po' la situazione politica nazionale del centrosinistra. In questo senso sarebbe ancora d'attualita'.

Nel 2010 (mica poi cosi' indietro nel tempo), Formigoni vinse il suo ultimo mandato alla Regione.
Allora (sembra passato un secolo) esisteva gia' il Movimento 5 Stelle, che in quelle elezioni presentava un suo candidato. Gli altri erano un impresentabile di Forza Nuova, l'autorevole Pezzotta per l'UdC e il buon Agnoletto per Rifondazione. Buoni o cattivi, hanno rivevuto talmente pochi voti da poter essere trascurati in questo ragionamento. La vera partita si giocava tra il PdL/Lega e il PD.
Certo Formigoni giocava in casa, con la Lombardia roccaforte sia di Bossi, sia di Berlusconi. Ma io credo che per il PD, presentare Penati (dico: PENATI!) non sembrava gia' allora una strategia veramente... come dire... vincente.
L'unica giustificazione che si poteva dare e' che, data l'impossibilita' di vincere, si sia deciso di non sprecare una pallottola. Che le elezioni non siano le Olimpiadi, dove l'importante e' partecipare. Qui bisogna vincere, e partecipare senza alcuna chance di ottenere questo risultato, e' solo fatica sprecata.
...E poi c'e' il cittadino, che ha a disposizione un voto. Non due ne' zero. Uno. E deve decidere se buttare nel cesso questa opportunita' oppure utilizzarla in qualche modo.
Be', io avevo deciso di andare a votare, e ovviamente non potevo che votare Penati.
Cioe', ci rendiamo conto? Io, nella mia vita, di cazzate ne ho fatte tante. Ad un certo punto della mia esistenza ho anche votato Craxi (in seguito alle vicende di Sigonella). Ma allora ero ingenuamente ignaro del fatto che stavo votando un criminale. Nel 2010 invece ho votato un criminale consapevolmente.
E che alternative avevo? Potevo non votare, ma sarebbe stato un ulteriore punto a favore di Formigoni.
Sono stato costretto a votare Penati dal PD. E non e' una questione solo mia. Tutti gli elettori di sinistra sono stati costretti a votare Penati. Una bella punizione per gli elettori del PD impartita proprio dal PD. Allora non ci sono state nemmeno le primarie, per dare una parvenza di democrazia alla scelta del candidato.

Poi sono passati quasi tre anni, e il centrodestra era un po' in difficolta', visto che la giunta di Formigoni e' stata decimata dalla scure della giustizia. C'era poi il Movimento 5 Stelle, ma non ha fatto grandi danni in Lombardia. Il PD invece presentava Ambrosoli, un candidato a mio parere molto buono. Per la verita' alle primarie ho votato per un altro, ma in quel frangente, una volta tanto, ho votato per il migliore, e non per il meno peggiore.
Alle regionali speravo proprio che vincesse il centrosinistra, ma e' andata male. Di nuovo.

Io credo che il problema sia che la gente di centrosinistra non si fidi piu' del PD. Fino al 2012 la Lombardia e' stata gettata alle ortiche dagli organi dirigenti del centrosinistra, perche' tanto non valeva la pena sbattersi. Cioe' dico, la Lombardia, non una regione minore (con tutto il rispetto per le altre regioni, la Lombardia e' la piu' strategica e popolosa). Diciamo che una storia di totale disinteresse del centrosinistra per i cittadini Lombardi, era davvero difficile riconoscere un cambiamento alle regionali del 2013.

Notizia piacevole di oggi e' che Ignazio Marino ha vinto le primarie per la corsa a sindaco di Roma. E le primarie hanno avuto un buon successo di partecipazione. Sono solo primarie, d'accordo, ma la cosa mi piace.
Nel 2009 Marino si presento' per le primarie del PD. Gli avversari erano, allora, Bersani (quello che ha sbaragliato tutti i pronostici favorevoli alle ultime Politiche) e Franceschini (quello che adesso propone un'alleanza, forse inevitabile, con Berlusconi, per uscire dall'empasse). Forse, se avesse vinto (e sarebbe stata una competizione equa solo se i dinosauri del partito l'avessero concesso), magari oggi non ci saremmo trovati in queste condizioni. Allo stesso modo, se alle regionali del 2010 il PD avesse candidato qualcuno un po' piu' decente, magari si sarebbe perso comunque, ma adesso ci troveremmo in condizioni diverse.

Naturalmente dei voti di centrodestra sono responsabili gli elettori di centrodestra, e del buon risultato di quella coalizione la responsabilita' va a Berlusconi, e lo stesso vale per il Movimento 5 Stelle e Grillo.
Ma pretendere che gli altri si facciano da parte perche' noi siamo diversi mi pare un'utopia. In democrazia, credo, vince chi prende piu' voti (anche se questo principio puo' essere messo in discussione da una legge elettorale storta). Per vincere non bisogna solo essere migliori, ma bisogna anche convincerne gli elettori. Per giunta non gli elettori di centrosinistra che, in quanto tali, gia' votano il centrosinistra. Bisogna convincere gli altri.
E non credo che questa opera di convincimento sia cosi' facile come fare le primarie. Tanto meno credo che si possa convincere delle nostre qualita' evidenziando i difetti degli avversari.